“Il mio approccio al digitale”. La designer…

Con questo post inauguriamo una serie di interviste a persone che svolgono ruoli diversi nel mondo del lavoro (artisti, manager, insegnanti…) o in ambito famigliare (genitori, figli, nonni…). L’obiettivo è quello di descrivere, senza voler fare classificazioni rigide, differenti approcci al mondo digitale, per cercare eventuali punti in comune o di discontinuità.

Iniziamo quindi con Stefania Lucchetta, designer di gioielli contemporanei, che espone o ha esposto le sue opere a New York, Melbourne, Monaco di Baviera, Amsterdam, Parigi, Milano, Venezia.

D: Quali strumenti digitali (dispositivi, applicazioni, social network…) utilizzi a livello personale e/o professionale?
R: Nella mia attività di designer utilizzo, per la progettazione, software di modellazione bi/tridimensionale e software di grafica. Per gli aspetti di comunicazione e marketing, mi avvalgo del sito web e di alcuni social network (soprattutto Instagram, su smartphone e un po’ meno Facebook, solo su PC). La gestione dei contatti con i clienti e le gallerie d’arte la svolgo principalmente tramite e-mail. A livello personale, prediligo il contatto diretto, vis-à-vis, e solo quando ciò non è possibile utilizzo SMS e Whatsapp per comunicare.

dust, light and jewels di Marco Mezzavilla su Vimeo.

Un video sul lavoro di Stefania Lucchetta, dai disegni alla costruzione alla rifinitura dei gioielli.

Musiche di Alberto Mesirca, ‘Am Immentun’, dal progetto Alberto Mesirca, Jonas Giger: Response.

D: Quanto incidono, positivamente o negativamente, i media digitali su produttività, creatività, relazioni di lavoro, relazioni personali?
R: Uno strumento che mi deconcentra molto è rappresentato dalle e-mail: ogni giorno ne arrivano di importanti a cui rispondere, ma non ho (di proposito) attivato la ricezione su smartphone per non essere continuamente “allertata”. Preferisco leggerle solo su PC e fatico un po’ a gestire il tempo da dedicare alle risposte, cosa che mi provoca stress. Quanto ai social, mi consentono soprattutto di rimanere aggiornata su ciò che accade nel mio settore, non ne faccio un uso “smodato”. Con riguardo all’aspetto della creatività, devo dire che l’ispirazione mi viene da dentro, e in questo senso preferisco ancora gli spazi e i momenti di “non-connessione” (ad esempio durante lunghi viaggi aerei, viaggi in treno, vacanze in luoghi dove non c’è la connessione a internet). Più in generale, dunque, devo dire che non utilizzo gli strumenti digitali per “fare” di più o con maggiore velocità: i miei tempi (per l’ideazione, la sperimentazione, la creazione, ecc.) sono rimasti lunghi e il digitale rappresenta per me solo un’espansione delle possibilità.

D: Quanto o come è cambiato il tuo lavoro con l’evoluzione digitale di questi ultimi 10/15 anni?
R: Da un punto di vista più tecnico, è cambiato molto: nel 1999, quando ho iniziato, ero una “pioniera” nel design e nella stampa 3D, c’era molto entusiasmo e molta incertezza: tutto era “sperimentale”. Nel tempo poi, queste tecniche si sono sempre più diffuse, sono diventate più accessibili e facili da usare. Questo, a mio parere, ha portato ad un certo appiattimento della creatività e dell’inventiva. Un po’ come è successo nel mondo della fotografia, nel quale si è passati da un periodo in cui per fare fotografie di qualità occorreva molto studio, esperienza, tempo, fatica, ad oggi nel quale grazie agli smartphone si fotografa ogni cosa in modo quasi compulsivo. Io continuo a sperimentare, sia con le forme sia con i materiali e mi sto anche riavvicinando a un fare più artigianale/artistico, che affianco all’uso di mezzi tecnologici d’avanguardia. Se “costruire” qualcosa con i mezzi digitali è diventato più facile, resta comunque molto difficile creare qualcosa di originale, che evidenzi un linguaggio e una visione personali, caratteristici. Per ora, è ancora il nostro cervello al centro dell’atto creativo. In futuro, chissà…

Alcune opere di Stefania Lucchetta, dalle collezioni Crystal e Digital

Anello Crystal 76. Stellite, 2008
Anello Digital 10. Titanio, 2012

D: Per il tuo lavoro, viaggi in diversi paesi europei ed extra-europei: hai notato delle differenze nell’utilizzo dei media digitali da parte dei tuoi colleghi, rispetto agli italiani?
R: Per quello che ho visto finora non ho notato differenze nell’approccio al digitale di un australiano piuttosto che di un americano o di un tedesco. Ciò, sia a livello professionale (utilizzo dei software e dei canali di comunicazione) che personale. Mi sembra che anche in questo caso (o forse soprattutto in questo ambito) vi sia ormai una globalizzazione completa.

Intervista realizzata da Alberto Rossi il 27/06/2018

Per maggiori informazioni su Stefania Lucchetta:

www.stefanialucchetta.comwww.instagram.com/stefania_lucchetta/

% Commenti (1)

Molto interessante l’intervista e il video che mette in luce tutto il lavoro affascinante e meticoloso che sta dietro alla realizzazione di un gioiello, passando attraverso diverse fasi: disegno- computer-costruzione manuale- rifiniture. Complimenti.

Scrivi un commento

© 2019 Digitale Umano – un’idea di Alberto Rossi – P.IVA 02963641200 – PrivacyCredits